Philippe Castellin

Tutti i poeti sonori che, si trovano ad agire nella seconda metà del secolo scorso, quando molto è stato già fatto e detto in termini di sonorità poetica, escogitano soluzioni che si sappiano imporre per originalità e capacità propositiva. In questo caso, in nome di un ritorno al Naturalismo, è la stessa realtà a proporsi come un ready-made sonoro, quindi ad essere protagonista, senza forzature mimetiche, la voce di un bambino che chiama secondo molteplici moduli tonali la propria mamma in spiaggia, evoca per tutti noi ricordi materni.

Quando il poeta sonoro si mette ad osservare il reale captandone segnali importanti come questo, mette la propria sensibilità al servizio altrui, operando un doppio tentativo di recupero, il primo senz'altro di tipo esistenziale in presa diretta con il vissuto, in seconda battuta il plus valore che quel brandello di vita viene ad assumere, quando viene confezionato a livello di comunicazione poetica.