John Giorno

In un recente nostro incontro, ci ha riaffermato che le parole di una poesia gli nascono prima in testa come suoni, quindi va da sé che egli concepisca la scrittura in funzione orale, in questo si rivela nettamente figlio del verso-respiro del bardo dei bardi, Walt Whitman.

È vero che le sue opere si presentano come poesie lineari, forse questa la ragione per cui Henri Chopin non lo ha mai, a torto, incluso nelle sue edizioni in disco, ritenendolo troppo ancorato alla lingua parlata e alla parola scritta. In realtà, sin dagli inizi, ha sfruttato la tecnologia, nella fattispecie il Moog Synthesizer, caratterizzandosi per questo tipo d'approccio tecnologico, un po' come l'uso del riverbero echizzato per Bernard Heidsieck. Inoltre, nel suo caso, conta il corpo in performance, miracolosamente la testa resta immobile ma tutto il resto oscilla e ondeggia in un'armonica tensione mimica con l'emissione della parola, una parola pensata per essere performata, e il corpo s'adegua.