Ilmar Laaban

Poesia sonora significa per questo autore nordico, il tentativo disperato di riformulare la perduta unità tra la parola e il canto dopo l'avvento della parola scritta. Insiste sull'espansione del dominio della poesia, e di fatto, i suoi poemi sanciscono un netta vittoria della parola, anche estone, per esempio il verbo onomatopeico della sua lingua madre, 'kugistada', vuol dire nel contempo divorare le parole e rimetterle fuori integre, potenza della lingua!

Rifugge a differenza dei suoi sodali Fylkingen, da ogni intromissione elettronica, convinto com'è che la nascita di un poema necessiti uno sforzo, uno spasimo contro quella invisibile linea che separa la vita dalla morte.