Giulia Niccolai

Come Alice a proposito di Jabberwocky "sembra riempire la testa di idee ma non so quali" così in questi poemi sonori, il segmento linguistico si immobilizza sulla frase, riempiendo la struttura di ripetizioni a iosa, con molteplici partenze, e nessun arrivo, un andare senza sapere dove. Si viaggia restando fermi, passando in rassegna le diverse intonazioni dialettali, quasi sarcastiche a tratti; sembra che il linguaggio le sia venuto a noia, un linguaggio, che ancora si fa carico di trasbordare un minimo di senso ma subito maltrattato da paronomasie o giochi di parole.

Quindi il "non ho niente da dire" evoca il nulla, anche se pronunciato di volta in volta dentro stilemi orali, intonanti gli alti e bassi della vita, sempre e comunque, un atteggiamento nichilista che tiene bordone ad un'altra famosa affermazione o negazione "I have nothing to say and I am saying it' (John Cage) "non ho niente da dire e lo sto dicendo".