Altagor

Per inspiegabili ragioni risulta essere meno noto dei Lettristi, ma è un vero poeta fonetico, almeno è uno dei pochi ad inventare una lingua fatta di sillabe immaginarie dentro un reticolo di pura vocalità che lui stesso ama definire "le Discours Absolu" (il Discorso Assoluto). Dufrêne, commentando la sua poesia, azzarda: "l'ascolto del suo Discorso Assoluto, dura sei ore, nel 1964, raro esempio di monotonie, di cadenze e consonanze greche e celtiche, va collocato come uno dei più alti tentativi di poesia fonetica". In effetti, sorprende, in positivo la sua coerenza, lui stesso chiosa, "la Metapoesia non è affatto un linguaggio simbolico al servizio di bisogni elementari è una superattività di lusso, un Discorso di libertà". Sulla sua morte aleggia un mistero.

Audiocassetta firmata Archivio 3ViTre di Polipoesia.