Trevor Wishart

Studiando il video di Steina Vasulka Trevor 2001 (New York) al Polypoetry Festival di Reykjavik, lo scorso maggio, facendo una riflessione sul perchè una delle più grandi videomaker ora esistenti, con il marito Woody, si fosse incontrata con uno sperimentatore fonetico, crediamo d'aver individuato la chiave di lettura che spiega il senso della loro collaborazione estetica: il movimento nella stasi più assoluta. La performance sonora è condotta rigorosamente lungo tutti gli stilemi di quanto noi chiamiamo rumorismo fonetico, non esiste la parola, solo una lunga, affascinante sequela della rumoristica buccale, il catalogo rumorico che transita tra laringe e ugola, tra denti e palato, un ammasso di fonetismi nella staticità sia del movimento della testa che del corpo, ma anche a livello vocale, c'è fissità e non fermento.

Nella videografia dei Vasulka, ci sono molteplici tracce di immagini che nel loro essere movimento suggeriscono nel contempo stasi, pensiamo ai video girati con lenti deformanti, per esempio, quindi nel lavoro visionato in Islanda, queste simili metodologie si fondono, sotto forma di immagine e sotto forma di performance, per dare vita ad un'accoppiata vincente.