Maurice Lemaître
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Artista di punta del lettrismo, attraverso il quale, intende operare una totale ricostruzione dell'empireo poetico, basandolo sulla voce umana come unico elemento sonoro senza confondere questa ricostruzione con l'aspetto formale o aneddotico della poesia stessa. I poemi lettristi, detti anche sinfonie, devono per forza essere ascoltati, come fossero opere musicali, e l'uso di segni, caratteri tipografici, simboli fonetici, figure e annotazioni varie sono simili, lui pensa, ad uno spartito musicale, e sono al tempo stesso il pretesto dei lavori lettristi. Data tanta insistenza sull'asse poesia-musica, che pare essere un'ossessione in quegli anni, il suo poema si muove tra queste due caratteristiche, naturalmente la parola non esiste, c'è la sillaba 'du' iterata e modulata secondo un rock.
Non quindi una canzone per l'assenza di testo intelligibile e di vera musica, nemmeno un poema fonetico nichilista, date le premesse, un poema letterista, in verità. Sul piano performativo, va annotato che è un "interprète incomparable" dei suoi poemi soprattutto in virtù della sua voce precisa, calda e maschia.